In netta controtendenza rispetto a quanto siamo stati abituati ad assistere negli ultimi anni, nessun rumor ha predetto quanto avvenuto nel corso di stanotte durante i The Game Awards 2019, ovvero la presentazione ufficiale della prossima console Xbox di casa Microsoft.
Xbox Series X, questo il suo nome ufficiale, si è infatti mostrata in quello che sarà il suo aspetto finale quando giungerà nei negozi a fine 2020.

Dal design decisamente originale e che ricorda da vicino i tower PC da scrivania, si discosta in maniera netta dalle precedenti iterazioni Xbox in una coesione stretta tra estetica ed ingegneria interna.
Parlando di quest’ultima, Xbox Series X sarà quattro volte più potente dell’attuale Xbox One X permettendo l’esecuzione di titoli in 4K a 60fps arrivando fino al tetto massimo degli 8k (tramite tecniche di upscaling dedicate).
Mossa da un’architettura Zen 2 e RDNA di nuova generazione fornita da AMD, sarà dotata di supporto ray tracing tramite hardware dedicato, hard disk SSD per offrire tempi di caricamento ridotti e di tecnologia Variable Rate Shading (VRS) capace di spingere ulteriormente sulle potenzialità tecniche della macchina.
Grazie all’utilizzo di Auto Low Latency Mode (ALLM) e Dynamic Latency Input (DLI) Xbox Series X porrà grande attenzione all’ottimizzazione dei tempi di risposta nell’esecuzione dei giochi unitamente al supporto alla frequenza di aggiornamento variabile (VRR).

Le potenzialità dell’offerta sono inoltre state mostrate anche grazie all’annuncio del nuovo capitolo di Hellblade ad opera di Team Ninja grazie ad un trailer “in-engine” da restare letteralmente a bocca aperta.
Graficamente fuori scala, esso rappresenta un assaggio di ciò che ci riserverà il futuro insieme al già riconosciuto Halo Infinite.

Rinnovato anche il pad che, sebbene simile nel design al pad Xbox One, vede una rinnovata croce direzionale ispirata a quella presente sull’Elite Controller serie 2 ed un nuovo pulsante SHARE che renderà più immediato e semplice catturare sessioni di giochi o avviare funzionalità di streaming.
Confermata infine la piena retrocompatibilità con i sistemi precedenti Xbox Classics, Xbox 360 e Xbox One con quest’ultima che potrebbe essere attuata in modo nativo e non tramite emulazione come le prime due.
Ancora avvolto nel mistero resta il prezzo a cui Xbox Series X sarà proposta, vera croce che ha irrimediabilmente condizionato il già poco felice lancio di Xbox One ai tempi.
Stavolta Microsoft sembra aver imparato dai propri errori ed a mostrarsi più agguerrita che mai.
Appuntamento a Natale 2020 allora, quando finalmente potremo mettere mano su quello che la next-gen avrà da offrirci.