E’ ormai trascorso poco più di un mese dal lancio di Nintendo Switch, chi voleva acquistarla adesso ne è un felice (spero) possessore e chi non era interessato adesso è altrettanto (spero) felice ritrovandosi con qualche euro in più. Mi è sembrato doveroso, a questo punto, scrivere un articolo per cercare di fare un po’ di chiarezza su qual è effettivamente la situazione attuale della nuova console Nintendo.
Iniziamo ponendo l’attenzione su una delle cose che la società nipponica sembra aver riscoperto, ossia come fare una strategia di marketing adeguata, partendo dai Social e dal Web fino a raggiungere i pur sempre validi spot televisivi. Dopo la batosta presa con il Wii U sotto questo punto di vista (qualcuno si ricorda i fogli stampati nelle grandi catene dove avvisano la clientela che i titoli Wii U non erano compatibili con Wii?) sembra aver imparato la lezione, registrando un record di vendite perfino qui in Italia, territorio dominato da Playstation 4.
Dopo questa piccola introduzione, vorrei concentrarmi su alcuni punti principali, fonti di polemiche e discussioni continue, che ho avuto modo di leggere e analizzare, facendomi un’idea personale che vorrei condividere con voi.
Una questione che ha sollevato dibattiti epocali dividendo l’utenza in due fazioni è stata:
Console portatile o fissa?
Dal mio punto di vista mi sembra abbastanza scontata la risposta, è una console pensata per essere utilizzata nell’ambiente domestico, ma con la differenza di poterci giocare in diverse location, come nel letto o sul trono. Che poi possa essere utilizzata anche all’esterno è una cosa strettamente secondaria, anche perché la Nintendo ha utilizzato uno schermo non estremamente versatile all’utilizzo con particolari condizioni di luce.
Possiamo quindi affermare che la sua portabilità è un valore aggiunto, pensiamo magari alla possibilità di portarla da un amico o come passatempo per un lungo viaggio (magari non troppo lungo dato che la batteria non ha un elevato amperaggio, insomma, un’altra conferma di quanto ho detto poc’anzi).
Adesso che ci siamo riscaldati, possiamo addentrarci nella questione più calda che ha accompagnato il lancio della Switch e che tutt’ora è questione di console war:
Gode di una line-up sufficiente?
Bisogna ammetterlo, si poteva fare di più. Certamente tutti starete pensando la stessa cosa, “ma c’è Zelda!”, ed è vero, per la qualità e l’innovazione che ha portato questo titolo nel mondo videoludico meriterebbe sicuramente un articolo tutto suo, quindi eviterò di parlarne ulteriormente. In ogni caso credo che almeno un altro titolo di diverso genere sarebbe stato molto gradito dall’utenza, proprio per dare una scelta al momento dell’acquisto della console o semplicemente da alternare alle ore trascorse con Zelda: Breath of The Wild. Non dimentichiamo che quest’ultimo è uscito anche su Nintendo Wii U, quindi “tecnicamente” non è una vera esclusiva per Switch. Non ho menzionato 1-2 Switch come titolo in esclusiva sia perché lo reputo un gioco che sarebbe dovuto uscire all’interno della console, magari preinstallato, sia perché è un titolo che nasce puramente per mostrare le potenzialità dei controller Joy-Con.
A questo punto mi sembra doveroso sottolineare (purtroppo aggiungo) un concetto:
Non è in concorrenza con Sony e Microsoft
Ho letto commenti al limite della fantascienza “Eh ma per 300 euro mi prendo una PS4”. Ricordo che la PlayStation 4 al Day One costava 399€, mentre la Xbox One abbinata con il Kinect (un minuto di silenzio per questa periferica, grazie) ben 499€, non riesco proprio quindi a concepire le lamentale sul prezzo.
Tornando al fulcro del discorso, come dicevo, Nintendo Switch non è assolutamente in concorrenza con le altre console, chi l’acquista è perché vuole affiancarla ad una delle due o desidera avere solo quest’ultima. Il cliente Nintendo sa che acquistando Switch potrà giocare ai titoli First Party (Mario, Zelda, Yoshi, Splatoon e così via) e magari qualche Third Party in esclusiva, quindi non vedo come possa essere in concorrenza con delle console che offrono titoli totalmente diversi e si rivolgono ad un target ben più ampio. Ricordate che non necessariamente due prodotti sono in concorrenza diretta pur soddisfacendo il medesimo bisogno.
Giungiamo così alla domanda più gettonata:
Vale la pena acquistarla ora?
La risposta non è così scontata, dipende. Se avete la possibilità economica di investire questa somma allora sicuramente si rivelerà un ottimo acquisto, parlo di investimento perché personalmente la vedo così, una console che attualmente ha poco da offrire, ma già nei prossimi mesi con le uscite di Mario Kart 8 Deluxe e Splatoon 2 ci sarà da divertirsi, anche se il mio hype è orientato completamente sul nuovo Super Mario Odyssey.
D’altro canto, se i titoli in uscita ancora non vi convincono e magari siete interessati anche a qualche Third Party non ancora annunciato, allora il mio consiglio è quello di aspettare, attendere fino al periodo natalizio con la possibilità di acquistarla in bundle con qualche gioco.
Su una cosa sono sicuro, la strada che ha intrapreso Nintendo è sicuramente più solida e promettente rispetto al passato e sembra aver fatto tesoro degli errori commessi con Wii U. D’altronde basterebbe solamente un titolo per far sì che la Switch si trovi nelle abitazioni di ogni utente, un titolo mai visto su una console fissa, ma è proprio per la sua natura versatile che questa potrebbe essere la volta buona.
Gotta catch ‘em all!
Bell’articolo.
Chissà, in effetti, come procederà Switch in termini di appeal e vendite a lungo termine.
Non vorrei che, dopo il boom iniziale di vendite (che già da solo basta a metterla in una posizione fortemente superiore rispetto a WiiU), l’interesse possa poi scemare in vista delle novità che, videoludicamente parlando, questo 2017 dovrebbe mostrare.
Su una dettaglio, però, siamo tutti d’accordo: l’ultima cosa che vorremmo vedere è la scomparsa di Nintendo come produttrice di hardware e software. Non se lo meriterebbe oltre ad aver praticamente creato le basi di quest’industria videoludica per come la conosciamo.
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